Pulizie di primavera, in anticipo

Dicono che serva un portfolio per presentarsi nel mondo del copy writing. E lo stesso dicasi per l’UX writing che, m’insegnano, almeno in Italia è comunemente confuso con quello. Va da sé poi che un blog faccia anche da vetrina per l’attività di content writing. E allora devo cambiare di nuovo la destinazione d’uso di questo blog.

Ero partito con l’idea di farne un’officina di sperimentazione tecnica — che pure sotto il cofano continuo a fare, nel mio piccolo. Poi avevo dato la svolta intimista, perché, in fin dei conti, la cosa più facile per scrivere un post è lasciare libera uscita a quel che bolle dentro. In questo modo ero riuscito a infilare un po’ di articoli in tempi non dico ravvicinati, ma quasi.

Poi il blog è tornato a languire, perché sono stato completamente assorbito nella girandola di attività per l’associazione degli oratori di cui faccio parte (oratòri, non oratóri). Oltre al lavoro vero e proprio ovviamente.

Adesso che torno a praticare queste pagine, le circostanze sono di nuovo cambiate a sufficienza da spingermi a voler frequentare l’affascinante mondo di quelli che lavorano con la scrittura. Sia chiaro: campo di scrittura da almeno un decennio. L’ho praticata in una bella varietà di contesti, con mansioni e compiti diversi e perfino in lingue diverse: italiano, inglese, francese. Lo spagnolo solo in traduzione. Ci sarebbero, in effetti, pure quei lavori in esperanto e antico sumerico, ma lì non posso dire di aver scritto io.

Perché cambiare di nuovo?

Ci sguazzo a lavorare con la scrittura. Mi piace formare, disfare e riformare i pensieri attraverso le parole, vedere — o meglio: sentire — come cambiano le sfumature, i toni e le immagini evocate variando di poco aggettivi e avverbi.

Però non basta che racconti questo a chi volesse considerare l’ipotesi di ingaggiarmi. Quindi, eccomi qui alle prese con le pulizie di primavera con qualche settimana d’anticipo. Devo ripulire un poco questo sito dai contenuti più personali prima di spingere nuovi visitatori a passare da queste parti. È una questione di pudore: non posso lasciar vedere a chiunque le braghe del mio cuore.

Alcuni post li rimuoverò. Della sezione spirituosità devo ancora decidere cosa farne. Forse resterà. Ma sì, posso salvarla. E poi arriverà un’infornata di nuovi articoli. Qualche idea l’ho già appuntata.